La Storia
Il Liceo Classico “Dante Alighieri”, ubicato nel centro storico della città, è stato istituito nel 1937/1938, ospitato nell’edificio dell’Istituto tecnico per geometri e ragionieri “Vittorio Veneto”” (Viale Mazzini), con l’unica sezione A. Ha avuto successivamente varie sedi, tra le quali la principale e storica quella di Palazzo M (C.so della Repubblica), fino all’attuale sede.L’Istituto è sempre stato un punto di riferimento culturale per l’intera città, luogo di formazione civile e di crescita umana di molte generazioni, accogliendo fin dagli anni Settanta le numerose novità: i Decreti Delegati (1974) non rappresentarono tuttavia un completo elemento riformatore avendo essi agito più sull’a- spetto politico- amministrativo di co-gestione della scuola che su quello metodologico e didattico.Le novità, invece, ebbero inizio negli anni ottanta, quando, nell’ a.sc. 1986/87, il Liceo “Dante Alighieri” attiva progressivamente alcuni interventi per salva- guardare i contenuti specifici del Liceo Classico e potenziarne la valenze formativa nelle aree disciplinari caratterizzanti, estendendo la Lingua Inglese al trien- nio e introducendo nuovi contenuti (Piano Nazionale Informatica).Un altro momento fondamentale nel processo di modernizzazione fu costituito dalla Sperimentazione Brocca ad indirizzo classico, nell’a.sc. 1992/93.Il progetto organico della Sperimentazione Brocca prevedeva la introduzione di nuove discipline come Diritto ed Economia, Scienze della Terra, Arte e Lin- guaggi non verbali e multimediali, a partire dalla prima classe di ginnasio, ma, cosa più importante, si aggiungeva una diversa modalità di realizzazione didatti- ca delle discipline curricolari caratterizzanti (Latino e Greco) e rinnovate quanto rigide indicazioni metodologiche per una didattica pluridisciplinare e un lavoro di équipe concretamente concertati.Il Brocca implicava il superamento della settorialità delle singole discipline: i saperi costituiscono le materie, che vanno a loro volta convogliate e armonizzate nei “linguaggi” dei contesti tematici.A partire dall’a.s. 2000-2001, tale esperienza confluiva nella Sperimentazione dell’Autonomia, che offriva quattro curvature dell’indirizzo classico con due ore destinate ad un’area dell’integrazione caratterizzante. I docenti – già formati dal Brocca- passarono ad una sperimentazione effettiva e reale:-“L.B. Alberti”: tradizionale nel senso di una particolare attenzione per quanto attiene alla scelta dei testi e/o dei contenuti e all’aspetto del tradurre come “eser- cizio di stile”, secondo una delle peculiarità dell’Umanesimo.-“Copernico”: moderno nel senso di un significativo contemperamento dell’aspetto linguistico-letterario e di quello scientifico-matematico da un lato, di un giu- sto potenziamento dell’asse scientifico dall’altro;-“Raffaello”: si prefiggeva di sviluppare la sensibilità per la conoscenza, conservazione e tutela del Bene Culturale, con un’attenzione particolare alle realtà pre- senti sul territorio. Fondamentale e caratterizzante era pertanto l’introduzione della nuova disciplina Beni Culturali, sostenuta e potenziata dallo studio dell’Arte /Storia dell’Arte fin dal primo anno nonché dall’attivazione di corsi integrativi (es. corso di fotografia).-“G. De Santis”: quest’area mirava a fornire un discreto orientamento su certe competenze dello specifico filmico. Le opportune curvature delle discipline di base, l’attivazione di corsi integrativi, l’allestimento di un piccolo laboratorio dotato di attrezzature già di livello professionale e l’intervento di persone esperte e qualificate sostenevano didatticamente il nuovo insegnamento di Linguaggi e Tecniche Cinematografiche.Con la Riforma Gelmini (2010) la drastica abolizione delle sperimentazioni sembra limitare le differenze che avevano caratterizzato le esperienze di autonomia didattica tra gli istituti dello stesso ordine di studi; l’Offerta Formativa si ridimensiona e si omogeneizza attraverso il Piano di Studio Ministeriale (corrispon- dente all’Allegato C del D.M.7/10/2010 n. 21) che regola l’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei. Rimangono le possibilità dell’organizza- zione autonoma, ma la mancanza di fondi ne limita di fatto la realizzazione.L’istituto continua comunque a lavorare per adeguare la sua offerta formativa alle molteplici esigenze e dei tempi e dell’utenza.Nel 2015, la legge 107 della “Buona Scuola” riapre concretamente la possibilità di salvaguardare le innovazioni ormai testate e acquisite negli anni e non più rinviabili. I suoi principi consentono il mantenimento dell’identità culturale e progettuale della scuola con scelte operate secondo la tradizione culturale svilup- patasi di anno in anno e rispondente alle richieste del territorio e della modernità. Nell’a.s. 2014-2015, il Liceo è la prima scuola superiore della provincia di Latina ad ottenere il riconoscimento di “Centro Internazionale Cambridge” da parte della University of Cambridge International Examinations, come scuola autorizzata alla preparazione e al conseguimento della certificazione internazionale IGCSE, 0 LEVEL e A- LEVEL, proiettandosi in una dimensione internazionale.Nell’anno scolastico 2016-2017 e 2017-2018 l’istituto sperimenta un’organizzazione di flessibilità oraria su ispirazione di esperienze di altri istituti. Dall’anno scolastico 2018-2019 l’Istituto viene selezionato per l’attuazione del percorso di potenziamento-orientamento ”Biologia con curvatura biomedica”.Il Liceo classico “Dante Alighieri” di Latina ha un'utenza prevalentemente urbana, con un bacino esteso ad una considerevole porzione di territorio (Priverno, Roccagorga, Maenza, Sonnino, Sezze, Sabaudia , San Felice Circeo, Pontinia,Cori, Bassiano), nonostante la presenza di altri licei classici immediatamente a nord e sud della città. Generalmente gli alunni appartengono ad un livello sociale medio-alto (come rilevato dai Questionari Studenti- INVALSI), arricchito da nuovi flussi migratori legati all'economia del territorio (agricoltura, edilizia, commercio, sostegno e collaborazione domestica).Gli studenti stranieri, ormai di seconda generazione o che hanno comunque frequentato l'intero ciclo scolastico in Italia, pur presenti in percentuale inferiore al 10%, offrono alla comunità scolastica occasione di scambio e confronto multiculturale.La generale crisi economica ha avuto ripercussioni significative sulle attività educative para ed extrascolastiche, (partecipazione a spettacoli teatrali e cinemato- grafici, mostre ed eventi culturali, uscite sul territorio) da sempre tradizionali strategie didattiche caratterizzanti il nostro istituto. Ne sono conseguiti, quindi, da un lato il ridimensionamento dell’offerta, dall’altro la selezione pi attenta da parte delle famiglie.Il territorio, come tutta la Regione (Lazio 10,5%), è caratterizzato da un forte tasso immigratorio; esso ha una forte vocazione agricola e un tessuto di media e piccola impresa, in cui pure sono evidenti le problematiche del calo occupazionale (Lazio 12,5%). La scuola trova però la sua relazione più stretta con gli ordini dei professionisti (avvocati e giornalisti),con le associazioni di categoria (Coldiretti, Esel CPT), con gli istituti periferici del Ministero dei Beni Culturali e con le istituzioni museali e i siti archeologici del territorio. Significative sono anche le collaborazioni con i Comuni limitrofi-Cori, Bassiano, Priverno- per lo svi- luppo di progetti di ricerca documentale e/o storico-artistica, anche in funzione orientante e di lotta alla dispersione.In questo contesto si inseriscono le attività dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamenti (Archivio di Stato; testate giornalistiche di rilevanza locale e nazionale). Consolidati sonoi rapporti con le associazioni di volontariato, di solidarietà sociale e di impegno civico (Libera, Fondazione Caponnetto, AVIS, LILT, AIL etc.), utili alla forma- zione di cittadini capaci di orientarsi in contesti complessi e spesso difficili.